I primi Club si costituirono in Italia verso la fine degli anni ’50, in gran parte presso i Centri di cultura popolare UNLA, in piccoli centri urbani e rurali, dove svolsero una funzione educativa e sociale, nella realtà locale. Contemporaneamente, altri Club sorsero sia nelle scuole, sia in altre istituzioni, a tutti i livelli.
A questo punto, si venne imponendo la necessità di un collegamento fra i Club. Il 20 ottobre 1975, su invito della Commissione Nazionale per l’UNESCO, si riunirono a Roma i responsabili di alcuni Club particolarmente attivi che costituirono il comitato coordinatore nel quale era rappresentata anche la stessa Commissione. Era il primo passo verso una Federazione Italiana dei Club UNESCO, cui si sarebbe giunti con la proclamazione ufficiale, l’11 dicembre 1979, nella sede del Palazzo Vecchio a Firenze, e la nomina del Consiglio Direttivo in cui sono presenti d’ufficio i rappresentanti del Ministero degli Affari Esteri, dei Beni Culturali e Ambientali, della Pubblica Istruzione e della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO. Per l’azione svolta nel campo della lettura e delle biblioteche è stata dichiarata Istituto Culturale dal Ministero dei Beni Culturali e Ambientali. Nel 1981 si costituisce la Federazione Mondiale e nel 1999 quella Europea.
La Federazione Italiana dei Club UNESCO (FICLU) è un’Organizzazione non Governativa associata alla Federazione Mondiale dei Club, Centri e Associazioni UNESCO (FMACU), l’unica Organizzazione Non Governativa che ha il diritto di portare il nome dell’UNESCO, dei cui ideali e obiettivi d’azione è l’interprete sul territorio italiano.